giovedì 6 ottobre 2016

Un' amicizia lunga quarant'anni.

Ci trovammo in  caserma, alla periferia di Trento, a metà settembre del 1975. Abitavamo a pochi chilometri di distanza l'uno dall'altro, ma non ricordavamo di esserci mai incontrati.
Ho un bel ricordo di quel periodo, caratterizzato da tanti amici, una buona allegria, vigneti e piante di mele delizia. Anche se d'inverno il freddo era pungente,  quando il sole spariva presto dietro le balze del monte Bondone.



Ci siamo poi ritrovati in tanti momenti, di gioia o di dolore.
Divenimmo anche colleghi. Quando lui se ne andò a lavorare da un'altra parte, chiesi, forse più che altro a me  stesso: "Dove ci ritroveremo  la prossima volta?".
"Gli anni passano veloci, ci rivedremo forse all' ospizio!", fu la sua risposta cinica e divertita.
Era il duemilacinque, trent'anni dopo.
Altri undici anni sono trascorsi, ed  eccoci a Monteu da Po, paese collinare  del Monferrato torinese.





Ci siamo andati a visitare le rovine della colonia romana di "Industria", città distrutta forse  dagli Unni ed ora sito archeologico molto interessante,  che rivela la presenza di una città attiva ed operosa ed è dominato dai resti dei templi dedicati a Iside e Serapide. Un luogo ricco di storia e di tempo antico che sono contento di aver visitato.


Terminata la visita, si imponeva un lauto pranzo in un ristorante dalle parti di Livorno Ferraris, terra di campagne e di risaie.